Le piste ciclabili sono un segno di civiltà e di
vero progresso e per questo vanno realizzate, sostenute, incentivate e promosse
a qualsiasi livello.
Le piste ciclabili fanno bene a tutti, favorevoli e
contrari, perché usandole alleggeriamo l’aria dai gas di scarico inquinanti delle auto,
liberiamo spazi comuni dall’ingombro delle macchine e in definitiva miglioriamo la salute fisica e psichica nostra e degli altri. Anche chi va a piedi contribuisce meritoriamente a questo risultato positivo. Ciclisti urbani e pedoni sono gli alfieri della crescita della qualità della vita in città.
Le critiche ai metodi di realizzazione di una pista
ciclabile sono del tutto legittime sia da parte degli automobilisti, che si
spera possano presto convertirsi al ruolo almeno parziale di ciclisti urbani, che da quella di chi pedala ogni giorno e ne conosce più di altri tutti i problemi connessi.
È pertanto auspicabile per il futuro un
maggiore coinvolgimento e partecipazione dell’intera Comunità a questa fase di trasformazione attraverso una spiegazione dettagliata di quali siano gli enormi vantaggi di simili infrastrutture che ormai rappresentano una scelta obbligata, considerata la situazione dei volumi di traffico motorizzato divenuti insostenibili sia a livello locale che generale.
Ma tutto questo dibattito non può e non deve mettere
minimamente in discussione il fatto che tali opere si debbano realizzare, certo nel miglior modo
possibile, e che vadano progressivamente a moltiplicarsi fino a creare una rete
integrata di piste ciclabili che colleghi tutti i quartieri tra di loro e con il centro città.
Ci sono città nel mondo al cui interno circolano
un numero di biciclette superiore alla quantità di auto e si prevede entro
pochi anni di aumentarne sempre di più il rapporto in favore delle prime.
Non c’è nessuna controindicazione perché
questo non possa accadere al più presto anche da noi, anche perché quelle stesse città sono partite alcuni decenni fa da una situazione di congestione automobilistica simile a quella di molti centri italiani. Poi hanno fatto delle scelte molto precise ed hanno adattato il tessuto urbano a queste, con provvedimenti ed interventi adeguati, ottenendo rapidamente risultati straordinari.
Da parte nostra faremo di tutto per favorire questa
evoluzione cercando di convincere con le ragioni della ragione chi adesso è
così ostinatamente contrario. La stessa cosa dovrebbero fare le
istituzioni pubbliche e in questo caso saremo i primi a condividerne tutte le
iniziative che portino in tempi brevi ad una nuova mobilità sana e sostenibile
che abbia al centro delle sue attenzioni il rispetto dei luoghi e delle persone e i loro
effettivi bisogni, che ne siano consapevoli o meno.
Sperando che anche a Lanciano, come altrove, si pedali
sempre di più verso il futuro e il progresso, quello vero.