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Non puoi risolvere un problema con la stessa mentalità che l’ha generato.
Albert Einstein


Se vuoi essere universale, parla del tuo villaggio.
Lev Tolstoj


Lei è all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi.
Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là.
Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai.
A cosa serve l'UTOPIA?
Serve proprio a questo: a camminare.
Eduardo Galeano


mercoledì 28 dicembre 2016

LE PISTE CICLABILI SONO UN SEGNO DI CIVILTA’ E FANNO BENE A TUTTI, FAVOREVOLI E CONTRARI.



Le piste ciclabili sono un segno di civiltà e di vero progresso e per questo vanno realizzate, sostenute, incentivate e promosse a qualsiasi livello.

Le piste ciclabili fanno bene a tutti, favorevoli e contrari, perché usandole alleggeriamo l’aria dai gas di scarico inquinanti delle auto, liberiamo spazi comuni dall’ingombro delle macchine e in definitiva miglioriamo la salute fisica e psichica nostra e degli altri. Anche chi va a piedi contribuisce meritoriamente a questo risultato positivo. Ciclisti urbani e pedoni sono gli alfieri della crescita della qualità della vita in città.

Le critiche ai metodi di realizzazione di una pista ciclabile sono del tutto legittime sia da parte degli automobilisti, che si spera possano presto convertirsi al ruolo almeno parziale di ciclisti urbani, che da quella di chi pedala ogni giorno e ne conosce più di altri tutti i problemi connessi.

È pertanto auspicabile per il futuro un maggiore coinvolgimento e partecipazione dell’intera Comunità a questa fase di trasformazione attraverso una spiegazione dettagliata di quali siano gli enormi vantaggi di simili infrastrutture che ormai  rappresentano una scelta obbligata, considerata la situazione dei volumi di traffico motorizzato divenuti insostenibili sia a livello locale che generale.

Ma tutto questo dibattito non può e non deve mettere minimamente in discussione il fatto che tali opere si debbano realizzare, certo nel miglior modo possibile, e che vadano progressivamente a moltiplicarsi fino a creare una rete integrata di piste ciclabili che colleghi tutti i quartieri tra di loro e con il centro città.

Ci sono città nel mondo al cui interno circolano un numero di biciclette superiore alla quantità di auto e si prevede entro pochi anni di aumentarne sempre di più il rapporto in favore delle prime.

Non c’è nessuna controindicazione perché questo non possa accadere al più presto anche da noi, anche perché quelle stesse città sono partite alcuni decenni fa da una situazione di congestione automobilistica simile a quella di molti centri italiani. Poi hanno fatto delle scelte molto precise ed hanno adattato il tessuto urbano a queste, con provvedimenti ed interventi adeguati, ottenendo rapidamente risultati straordinari.

Da parte nostra faremo di tutto per favorire questa evoluzione cercando di convincere con le ragioni della ragione chi adesso è così ostinatamente contrario. La stessa cosa dovrebbero fare le istituzioni pubbliche e in questo caso saremo i primi a condividerne tutte le iniziative che portino in tempi brevi ad una nuova mobilità sana e sostenibile che abbia al centro delle sue attenzioni il rispetto dei luoghi e delle persone e i loro effettivi bisogni, che ne siano consapevoli o meno.

Sperando che anche a Lanciano, come altrove, si pedali sempre di più verso il futuro e il progresso, quello vero.

Franco Mastrangelo