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Non puoi risolvere un problema con la stessa mentalità che l’ha generato.
Albert Einstein


Se vuoi essere universale, parla del tuo villaggio.
Lev Tolstoj


Lei è all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi.
Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là.
Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai.
A cosa serve l'UTOPIA?
Serve proprio a questo: a camminare.
Eduardo Galeano


giovedì 9 maggio 2019

LA PROPOSTA DI “LAVENUM” PER UN PERCORSO CICLO-PEDONALE SULL’EX-TRACCIATO DELLA SANGRITANA.



Nel dibattito pubblico su come riutilizzare il tracciato in disuso della Sangritana il Movimento LaVeNuM ha avanzato una sua proposta che viene esposta qui di seguito cercando di valutarne tutte le implicazioni e i benefici conseguenti.


L’ex-tracciato della Ferrovia Adriatico Sangritana di 43 km., che da San Vito Marina arriva a Piane d’Archi attraversando Lanciano, è fuori uso dal 2003 ossia da 16 anni. L’intera tratta è gestita dall’azienda TUA- Società Unica Abruzzese di Trasporto S.p.a. (che nel 2015 ha incorporato FAS) ed è di proprietà della Regione Abruzzo, quindi SI TRATTA DI UN BENE COMUNE PUBBLICO.


Anni addietro è stato presentato dalla stessa Sangritana un progetto di cosiddetto “tram-treno” che, oltre ad interessare una porzione molto ridotta dell’intera linea (da Contrada Marcianese al quartiere Santa Rita- altezza Villa Martelli per un totale di circa 4km.), ha presto evidenziato enormi problemi sia di costi che tecnici essendo il mezzo ipotizzato, per le sue caratteristiche di peso e volume, inadatto al percorso urbano. Per questo è poi aleggiata l’ipotesi di sostituirlo con un mezzo più leggero tipo tram se non addirittura con un filobus su gomma, dimostrando la poca solidità di tutta l’operazione e inducendo il sospetto che ad alcuni convenga mantenere lo status quo.


Le rotaie sono un patrimonio inestimabile, però se devono rimanere un simulacro destinato al progressivo degrado è meglio pensare a soluzioni diverse che non impediscano successivi sviluppi in direzioni complementari e rispettose di questa risorsa.


LA PROPOSTA DEL MOVIMENTO LAVENUM PREVEDE LA SISTEMAZIONE DELL’INTERA TRATTA A PERCORSO CICLO-PEDONALE MEDIANTE INTERVENTI A COSTO MINIMO CHILOMETRICO PER LA MESSA IN SICUREZZA E LA COPERTURA DELLE ROTAIE CON I MATERIALI CHE SI RITERRANO PIÙ IDONEI (terra, ghiaia, erba, ecc.) O CON ALTRI SISTEMI (ad es. pannelli di gomma rimuovibili, come sperimentato altrove) CHE NON PRECLUDANO IN FUTURO L’EVENTUALE AFFIANCAMENTO AL PERCORSO CICLO-PEDONALE DI UN ADEGUATO MEZZO SU ROTAIA (come avviene già in tante parti d’Europa, del mondo ed anche in Italia).


Per la sistemazione del percorso si potrebbero utilizzare subito i 3 milioni di euro che, come ribadito a più riprese da fonti istituzionali, sono già disponibili per gli interventi su questa tratta una volta che si sia deciso cosa farne.


PERCHÉ ALLO STATO ATTUALE È PREFERIBILE LA PROPOSTA LAVENUM?


·         È QUELLA CHE AVREBBE I TEMPI DI ATTUAZIONE PIÙ RIDOTTI rispetto a qualsiasi altro tipo di intervento più complesso e strutturale, potendo procedere anche per tappe successive in modo da aprire subito le parti già sistemate per un utilizzo immediato;


·         È QUELLA CHE POTREBBE OTTIMIZZARE MEGLIO I 3 MILIONI DISPONIBILI essendo perfettamente compatibile con la destinazione prevista dei fondi e prevedendo lavori  a costo minimo chilometrico molto meno onerosi rispetto ad altri che includono grandi investimenti anche sui mezzi. Pur senza approfondire dal punto di vista tecnico, si può dire che con questa cifra si riuscirebbe a trattare, se non la totalità, una larga parte dell’intero percorso;


·         È QUELLA CHE NON OSTACOLEREBBE EVENTUALI INTERVENTI FUTURI COMPLEMENTARI E INTEGRATI perché non prevede lo smantellamento delle rotaie.


QUALI SONO I VANTAGGI CHE OTTERREBBE LA COMUNITÀ?


·         LA RESTITUZIONE IN TEMPI RELATIVAMENTE PIÙ BREVI DI UN BENE PATRIMONIO DI TUTTI che rischia un irreversibile degrado e viene negato alla legittima fruizione collettiva;


·         L’IMMEDIATA APERTURA AL PUBBLICO CICLO-PEDONALE DELL’INTERA TRATTA URBANA NEL TERRITORIO DI LANCIANO CHE VERREBBE COSÌ COLLEGATO FACILMENTE IN TUTTE LE SUE PARTI dando una spinta decisiva allo sviluppo di una mobilità sana e funzionale alternativa all’uso indiscriminato dell’auto privata. Quindi, con la conseguente riduzione dei veicoli in circolazione e sosta, si avrebbe subito l’abbassamento dell’inquinamento acustico, dell’aria e del suolo; la diminuzione del rischio di incidenti; la liberazione di spazi pubblici comuni che potrebbero essere restituiti alla socialità e via di questo passo. In definitiva UN MIGLIORAMENTO GENERALE DELLA QUALITÀ DELLA VITA IN CITTÀ;


·         ANCHE ATTRAVERSO IL POSSIBILE COLLEGAMENTO CON LA VIA VERDE DELLA COSTA DEI TRABOCCHI UN FORTE SLANCIO TURISTICO VERSO LANCIANO E L’INTERNO con tutti gli enormi vantaggi economici e sociali del caso;


·         LO SVILUPPO ECONOMICO PROGRESSIVO LUNGO TUTTO L’ITINERARIO attraverso l’iniziativa privata a servizio dell’infrastruttura, l’organizzazione di eventi e manifestazioni pubbliche lungo il percorso, il recupero e la valorizzazione sia del patrimonio ferroviario (stazioni, caselli, immobili vari, treni e vagoni riutilizzati in una funzione museale diffusa, ecc.) che di quello adiacente.


Naturalmente non entriamo nei dettagli tecnici e di fattibilità: su quelli si esprimeranno gli esperti del settore per trovare le soluzioni migliori una volta stabilita questa destinazione che, lo ripetiamo, non impedisce sviluppi futuri ma garantisce un ripristino dell’infrastruttura senz’altro più rapido di qualsiasi altra scelta sulla quale discutiamo invano da troppi anni.


IL MOVIMENTO LAVENUM CHIEDE ALL’INTERA COMUNITÀ IN TUTTE LE SUE COMPONENTI, ISTITUZIONALI E CIVILI, DI CONFRONTARSI SU QUESTA PROPOSTA SUGGERENDO MODIFICHE, CORREZIONI O INTEGRAZIONI, MA SOSTENENDOLA INFINE COME L’UNICA CHE POSSA SBLOCCARE UNO STALLO INDECOROSO CHE RISCHIA DI DIVENTARE DEFINITIVO.


Non lasciamo che i tesori della nostra terra vengano inghiottiti dai rovi e le ortiche. Qualcuno forse lo spera, ma faremo di tutto per impedirlo.


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